Mondiali Calcio Brasile 2014 : ITALIA 0 - URUGUAY 1, via Prandelli ed Abete ma il problema e' piu' grande...

E' finita quindi e nel peggiore dei modi.Per la seconda edizione consecutiva il sogno italiano si infrange ( i motivi cercheremo di affrontarli piu' avanti..) e la nostra Nazionale non si qualifica neanche per gli ottavi di finale. Una squadra che non è riuscita ad esprimere grandi contenuti tecnici come l'Uruguay ma che ha messo il cuore sul campo e ha avuto fame di vittoria piega una pattuglia di " fighetti " ( ad eccezione di Buffon,De Rossi,Pirlo,Marchisio e qualche altro..) piu' interessati alle notti in discoteca ed al gossip sui social che a dare brividi e gioia ai milioni di italiani,magari asfissiati da problemi che dimenticano per vivere un sogno.C'è da affrontare una crisi e un processo al calcio italiano anticipato dal modesto percorso dei club del nostro paese in champions e reso ufficiale dalle dimissioni apparentemente irrevocabili di Prandelli e del presidente della Federcalcio Abete dopo la debacle a cui abbiamo assistito.C'è una nazionale da rifondare dal punto di vista tecnico e dell'attaccamento alla maglia,che dovrà far fronte agli addii di alcuni senatori come Buffon e Pirlo e dovrà completare un processo di ricambio generazionale già iniziato sotto l'egida del'ex tecnico a questo punto degli Azzurri,purtroppo con risultati modesti.L'amarezza in questo momento per aver abandonato prematuramente la rassegna mondiale per la seconda edizione di fila è forte,considerando che abbiamo lasciato strada ad una squadra dalle limitate possibilità e dalla tradizione altrettanto modesta come la Costa Rica,ma bisogna analizzare i problemi del nostro calcio con lucidità:bisogna ricostruire una compattezza di gruppo che sembra essere venuta meno,come emerso dalle parole della vecchia guardia su tutte quelle di De Rossi e Buffon che hanno stigmatizzato l'atteggiamento sbagliato di alcuni membri del gruppo azzurro.Il nuovo allenatore (Allegri in pole) si troverà a dover fronte alle mancata leadership di Balotelli,che ha definitivamente fatto capire che probabilmente i suoi limiti caratteriali renderanno impossibile la piena espressione dei mezzi tecnici e un cieco affidamento sulle sue capacità.Bisognerà si attingere a nuove risorse,favorire l'emergere di nuove leve che possano guidare il futuro della nazionale  ma anche rendersi conto se sia possibile contare ancora su "mele marcie" che destabilizzano lo spogliatoio,in primis l'attaccante del Milan e Antonio Cassano,arrivato al capolinea della sua avventura.Per evitare tali figuracce e riportare l'Italia tra le potenze del calcio mondiale come i tifosi si meritano.

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